Il romanzo (edito per la prima volta in Italia da Newton Compton Editori), raccontato in terza persona dai suoi stessi autori, ricostruisce una Londra in cui esiste una netta distinzione tra ricchi e poveri, mostrandoci questi ultimi, come dei miserabili affamati (ad esempio Jervis Williams che nel capitolo undici si presenta sporco, smunto e debole, in cerca di lavoro presso il negozio di Margery Lovett) o balordi delinquenti, costretti alla loro situazione da una società spietata. Nell’interessante postfazione del libro, Cristiano Armati per spiegare l’universo dal quale proviene il vero Sweeney Todd e quello in cui è stata concepita la sua sintesi letteraria, cita il famoso saggio La situazione della classe operaia in Inghilterra di Frederich Engels (1844). Testo in cui si prendono in esame le condizioni in cui versavano i lavoratori britannici durante la Prima Rivoluzione Industriale, i quali faticavano a trovare una occupazione che non li costringesse ad una paga da miseria. Si legge a pagina 312: «La razza umana che vive in questi cottages cadenti, dietro le finestre rappezzate con la carta oleata, dietro le porte sconnesse e gli infissi fradici, o addirittura nelle umide cantine, in mezzo a questa sporcizia senza fine e a questo puzzo, in questa atmosfera che pare volutamente chiusa, questa razza umana deve appartenere realmente al più basso gradino dell’umanità». Ed è proprio questo il quadro che emerge, pagina dopo pagina, capitolo dopo capitolo, dall’anima del libro. Un mondo insalubre in cui si è costretti a salpare verso lidi esotici alla ricerca di improbabili tesori nascosti e collane di perle dall’inestimabile valore, per non soccombere alla povertà o trasformarsi in famelici assassini. Criminali dalle mani insanguinate, pronti a tutto per garantirsi il proprio benessere e appagare l’nsaziabile fame d’avidità. Su queso “palcoscenico” agisce Sweeney Todd, crudele assassino, ed ignobile aguzzino del giovane Tobias, il quale, insieme a Johanna Oakley, Mark Ingestrie e al colonnello Jeffery rappresenta la parte candida della diabolica Londra. Il libro è strutturato in una serie di racconti sotto traccia che presentano i vari personaggi della storia, ai quali viene data coesione tramite una vicenda principale, ovvero la scomparsa di una preziosissima collana di perle e di colui che la possedeva, facendo ricadere tutti i sospetti sul misterioso barbiere.
FONTE: http://www.close-up.it/spip.php?article3675
Molto più bello il libro :)