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 Piccolo mondo antico

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Micka
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Piccolo mondo antico Vide
MessaggioTitolo: Piccolo mondo antico   Piccolo mondo antico Icon_minitimeDom Mag 09, 2010 9:36 am

Il romanzo è la storia di Franco e Luisa.

Franco, di idee liberali, è nipote di una marchesa di idee austriacanti, il che è fonte di contrasti fra nonna e nipote (il primo capitolo del romanzo descrive una cena in casa della marchesa, durante la quale Franco mostra il suo temperamento acceso, polemizzando con foga contro chi difende il governo austriaco). Luisa Rigey è una popolana valsoldese che abita a Castello. I due ragazzi si innamorano, ma la nonna di Franco è contraria a quell'unione a causa della condizione non nobile di Luisa. Per questo la nonna minaccia il nipote di non lasciargli un centesimo dell'eredità se deciderà di sposare Luisa. Franco, ragazzo di animo forte, idealista (scrive poesie e musiche), reagisce ai divieti della nonna con orgoglio: aiutato da alcuni uomini fidati, tra cui lo zio Piero, impiegato del governo austriaco, organizza un matrimonio in segreto, sotto la benedizione della madre di Luisa, Teresa Rigey, ammalata e prossima alla morte.

Dopo questo matrimonio, la nonna disereda il nipote. Ma il professor Gilardoni svela a Franco che non è vero che suo nonno sia morto senza lasciare testamento. Egli mostra infatti a Franco una copia autentica di quel testamento nel quale Franco è nominato erede universale. La nonna, a suo tempo, credeva d'aver distrutto tutte le copie del testamento ed è ignara dell'esistenza di questa copia. Ma Franco non se la sente di intentare una causa contro la potente nonna e prega il professore di distruggere quella copia. Franco non rivela nulla a Luisa. Il matrimonio prosegue bene all'inizio, nonostante le difficoltà economiche: i ragazzi possono contare sull'aiuto dello zio Piero, nella cui casa di vacanza vanno a vivere. Nel 1853 nasce loro una bambina, Maria, che sarà soprannominata "Ombretta", perché così si chiama l'eroina di una canzoncina che lo zio le canta spesso. Dopo una perquisizione in casa loro, Franco viene arrestato dalla polizia austriaca; ma è rilasciato subito, perché quella perquisizione era solo un avvertimento, un atto di intimidazione, affinché egli impari ad avere rispetto delle autorità. In effetti, durante la perquisizione non si trova nulla di "compromettente", se non alcune monete del governo provvisorio di Lombardia (1849) e uno scudo di Carlo Alberto, oltre al fodero di una sciabola del periodo napoleonico. Tuttavia, questo materiale è sufficiente: su richiesta della nonna, Franco non subisce conseguenze, mentre lo zio Piero viene licenziato dal governo in quanto funzionario infedele all'Austria. Il dimissionamento dello zio causa un peggioramento delle condizioni economiche: ciò è fonte di preoccupazioni tra gli sposi, i quali ogni tanto si trovano in disaccordo in virtù del loro carattere diverso: passionale, idealista e tendenzialmente ottimista quello di Franco, convinto dell'esistenza di Dio e di una giustizia divina, più riflessivo, cupo quello di Luisa, sempre meno convinta dell'esistenza di Dio. Ella per esempio vorrebbe che Franco si impegnasse maggiormente nel mettere in pratica le proprie idee "liberali", mentre Franco ritiene che il suo dovere primario sia quello di rimanere accanto alla famiglia. Ma questi lievi contrasti tra di essi sono destinati ad accrescersi allorché il professor Gilardoni (che si reca dalla nonna di Franco mostrandole la copia del testamento che egli non ha distrutto, contrariamente a quello che gli aveva detto Franco), svela a Luisa dell'esistenza di questo documento. Questo è motivo di dissidi fra gli sposi, perché Luisa vorrebbe servirsi del documento, mentre Franco no, ritenendolo disonorevole per la nonna. Per mostrare a Luisa il suo attaccamento alla famiglia ma anche il suo amore per l'Italia, Franco nel 1855 parte per Torino, dove troverà lavoro in un giornale ed entrerà in stretto contatto con gruppi di patrioti. Ma in autunno Maria "Ombretta" annega nel lago: la morte della bimba, avvenuta quando Luisa non è in casa perché corsa ad affrontare a muso duro la nonna, è una tragedia che rischia di spezzare il legame tra i due. Luisa si ritiene responsabile della morte di Maria, appare fuori di sé, sembra non riconoscere Franco, tornato precipitosamente da Torino. Luisa forse non lo ama più, perché pensa solo alla sua Ombretta: si reca anche tre volte al giorno al cimitero, ha perse definitivamente la fede in Dio, e chiede al professor Gilardoni (che nel frattempo si è sposato) di fare delle sedute spiritiche per rievocare lo spirito della bimba. Franco dal canto suo, benché molto addolorato, non comprende appieno il mutismo della moglie, il distacco da lui e s prepara a tornare a Torino, anche perché è ormai ricercato dalla polizia austriaca; nel frattempo la nonna, avendo visto in sogno Ombretta Maria che la incolpa della propria morte (e pentita per i maneggi per distruggere la copia del testamento del marito che nomina Franco suo erede universale), fa dire a Franco di essere pentita e di volerlo risarcire. Ma Franco rifiuta ogni riconciliazione quando si accorge che la nonna non è realmente pentita, ma lo ha chiamato solo perché ha paura della dannazione eterna e dunque mira soprattutto a salvare se stessa. La separazione tra Franco e Luisa dura vari anni (anche perché Franco è braccato dalla polizia austriaca, in quanto considerato un pericoloso patriota). I due si rivedono nel febbraio 1859 all’Isola Bella, sul lago Maggiore. Luisa però non sa se andare a rivedere Franco: dopo quasi quattro anni, è ancora sconvolta dalla morte della figlia e crede che nel suo cuore non possa esistere spazio per l'amore. Ma lo zio, ormai malato, la "rimprovera", dicendole che il suo atteggiamento è assurdo e che è ora che pensi ad un'altra Ombretta. Luisa appare scandalizzata da queste parole, ma capisce che è suo dovere andare da Franco (anche perché lo zio le dice che lui ci andrà): questi infatti si è arruolato nell'esercito piemontese, giacché si prepara la guerra contro l'Austria (sarà la seconda guerra di indipendenza, nel quale il Regno di Sardegna avrà come alleata la Francia), e probabilmente morirà in battaglia. Sul lago Maggiore, la freddezza di Luisa contrasta con l'amore di Franco e il suo entusiasmo patriotico; la presenza dello zio, inoltre, rende il ragazzo felice. Passeggiando, Franco e Luisa rievocano l'inizio del loro amore, i momenti belli e Franco riesce a fare sentire alla moglie l'autenticità del suo sentimento. Luisa allora, come tornata di colpo alla realtà, si rende conto di amarlo ancora e che non può essere fredda con un uomo che forse presto morirà in battaglia (infatti succederà così, come rivelerà lo stesso Fogazzaro nel romanzo Piccolo mondo moderno). I due passano la notte assieme e al mattino si salutano: Franco parte per raggiungere il suo reggimento, cantando con i suoi commilitoni, mentre Luisa, commossa, sente cominciare in sé una nuova vita. Più tardi lo zio, dopo aver assistito alla riconciliazione tra i due, muore serenamente mentre ammira il paesaggio del lago Maggiore.

Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Piccolo_mondo_antico_(romanzo)

Una storia che ti appassiona dall'inizio alla fine. Consiglio vivamente di leggerlo =)
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